Aggiunta di una messa a terra a un circuito di illuminazione
Terra "presa in prestito" per il circuito di illuminazione
SimonH2 ha detto:
Basta essere consapevoli del fatto che ci sono regolamenti sulla dimensione del cavo necessario per un CPC autonomo. A memoria, se non è racchiuso in un condotto o in una canalina, la dimensione minima è di 4 mm² o 2,5 mm² se è protetto. Da un punto di vista elettrico è eccessivo, ma ha a che fare con la forza meccanica.
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Me lo sono chiesto spesso. Il bit pertinente di 543.1.1 dice ...AndyPRK ha detto:
tuttavia, si prova a inserire un cavo da 4 mm in un apparecchio di illuminazione!
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Per quanto riguarda il punto iii), non si dice nulla sul fatto che "il cavo" debba essere un cavo che fornisce L e/o N al circuito protetto dal CPC, e nemmeno che qualsiasi altro conduttore del cavo debba essere effettivamente utilizzato per qualsiasi cosa .543.1.1 di BS7671 ha detto:
...... Se il conduttore di protezione:
(iii) non è parte integrante di un cavo, o
(iv) non è formato da condotti, condotti o canaline, o
(v) è non contenuto in un involucro formato da un sistema di cablaggio,
l'area della sezione trasversale non deve essere inferiore a 2.5 mm2 di rame equivalente se è
fornita una protezione contro i danni meccanici e di 4 mm2 di rame equivalente se non è fornita una protezione meccanicaFare clic per ingrandire...
Quindi, mi sembrerebbe che, quando si desidera aggiungere un CPC a un circuito di illuminazione, sarebbe probabilmente conforme utilizzare il CPC di, diciamo, 1mm² T+E (ignorando gli altri conduttori). Un po' uno spreco di rame (a meno che il marrone e il blu non possano essere utilizzati per qualche buon scopo) ma (a) molte persone (in particolare i fai-da-te) hanno più probabilità di avere a disposizione 1 mm² T+E rispetto a 4 mm² G/Y e (b) evita il problema sopra menzionato di potenziali difficoltà nel terminare un conduttore da 4 mm² in alcuni apparecchi di illuminazione/accessori.
Solo un però!
Cordiali saluti, John